Tron Legacy – Joseph Kosinski

“Tron Legacy” per chi come me il comando TRON l’ha usato per davvero e’ un inevitabile tuffo nel passato non solo nell’incrociare due storie divise da quasi 30 anni ma ancor di piu’ nel confrontare i cambiamenti di un mondo informatico irriconoscibile e per tantissimi versi allora inimmaginabile.
Tempo trascorso nella realta’, tempo trascorso nella finzione, tempo trascorso negli sceneggiatori e ancor piu’ e come diversamente, negli effetti speciali.
Bello, tutto molto bello, talvolta inutile ma bello e cio’ valga come regola generale.
Si gode lo spettacolo se non si va oltre, se si evitano eccessivi confronti, se si ignorano le insensatezze di una trama vero punto debole della pellicola.
Oltre l’incipit che vuole il socio di maggioranza sabotare la propria azienda invece di dirigerla, roba da specialista e pure bravo, tutta la storia non ha altri fini se non lo sfoggio di piu’ pixel e 3D possibile.
Non dico sia per forza un difetto, bisogna pur divertirsi ogni tanto che diamine ma e’ assente il pathos e l’ethos della prima pellicola, coi rimandi continui, talvolta sottilissimi al mondo reale anzi, con l’incrocio a tre livelli della realta’ dello spettatore, del film e del mondo virtuale.
Il primo “Tron” e’ un film avanti persino per i giorni nostri, questo “Tron” sui giorni nostri e’ cucito e modellato.
Trovo altresi’ straordinaria la colonna sonora dei Daft Punk, figlia della loro miglior electro-dance e della superlativa lezione dell’ultimo Zimmer da “Pirati…”, “Batman” e “Inception”. Forse poco variegati, non innovativi quanto fu Walter/Wendy Carlos ma l’impatto e’ di quelli che lasciano il segno.
Ripeto, bello, manca la magia del primo film ma per il resto e’ da vedersi.
“TRON and TROFF enable and disable tracing of program statement” (dalla guida online di Microsoft QBASIC)

Scheda IMDB Tron Legacy        Scheda IMDB Tron