Fotografia Contemporanea dall’Europa Nord-Occidentale Tom Sandberg. Around Myself – Modena 28-11-2015

Fotografia Contemporanea dall'Europa Nord - Willie DohertyMostra monografica ma non troppo alla Fondazione Fotografia Modena. L’onore spetta al norvegese Tom Sandberg, un onore legato purtroppo alla prematura scomparsa avvenuta lo scorso anno.
La terra natia che e’ atmosfera e sensazione, si estende agli altri fotografi in mostra, non necessariamente scandinavi ma appartenenti comunque ad un nord che vuole uscire dagli stilemi del genere o quantomeno cio’ che riteniamo tali: grandi spazi grigi e ghiacciati, natura solitaria e un po’ sinistra, umanita’ saggia e silenziosa.
Lo spazio del Foro Boario offre il giusto respiro ad opere imponenti, grandi rappresentazioni di intime sensazioni, a volte ossessioni, molte ombre, luci sfumate ma anche i piccoli formati risaltano sulle grandi pareti delle sale.
Ad ogni modo e senza tanti giri di parole, non mi e’ piaciuto quasi niente.
Innanzitutto il legame tra i fotografi e’ prettamente geografico. Non e’ necessariamente un male, il criterio di scelta e’ coerente col risultato pero’ si vivono reparti a tenuta stagna dove il luogo di nascita non aiuta ad accorpare un progetto. La qualita’ e’ tendenzialmente alta non si discute ma in pochi casi si resta abbacinati dallo stupore, talvolta ci si scontra con scatti piuttosto ordinari. Persino nel set dello stesso artista la qualita’ e’ discordante, penso chesso’ a Willie Doherty in mostra con progetti differenti e differente resa, come un accumulo senza troppo criterio se non riempire spazio. C’e’ gente come Wofgang Tillmans che ha fatto di meglio che fotografare nuvole o Fotografia Contemporanea dall'Europa Nord - Jonny BriggsMelissa Moore che sa andare oltre ad un cespuglio. Bello il pittorialismo di Sandra Kantanen ma come inquadrare una nordica che fa l’orientale, o le rappresentazioni di Annabel Elgar che non sfuggono dalla gravita’ dell’artefatto commerciale? Pessima, davvero pessima l’installazione di Johann Arens che oltre ad aver poco a che fare con la fotografia in senso stretto, sgombera cantine spacciandole per critica sociale, come se un pc da rottamare rappresenti chissa’ quale ponte tra culture diverse. Dello stesso Sandberg ho visto cose migliori. Se da un lato lo si puo’ inquadrare come esponente della straight photography, al genere non aggiunge nulla rammentando al massimo certi ritratti di Edward Weston, dall’altro si perde in minimalismi asettici che nemmeno con la forma coinvolgono piu’ di tanto.
Qualche bella scoperta eppure c’e’. Jonny Briggs con le sue due opere mi ha realmente emozionato, sorpreso e la sua "Confort Object" vale da sola la visita.
Un piccolo passo falso per la Fondazione, puo’ succedere.

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