Dietro lo specchio. Il misterioso fascino delle dimensioni addizionali – Lawrence M. Krauss

Dietro lo specchioMi piace Krauss, mi piace molto. Conosciuto come molti, col celebre "La fisica di Star Trek", saggio molto molto piu’ serio di quanto possa sembrare, dal momento in cui la serie si basa su enunciati fisici ben precisi e dalle premesse inventate, fantascienza che e’ parascienza, comunque coerente e sensata.
Krauss e’ uno scienziato di chiara fama e un entusiasta divoratore di fantascienza in ogni sua forma, passione che in questo libro trova una sua ragione d’essere, giustificazione e origine delle sue scelte di vita e di carriera ponendo un episodio di "Twilight zone" come molla scattata nella sua testa dando il via a tutto.
Da allora ha scritto molto, testi sempre arguti e interessanti.
In questo "Dietro lo specchio" ha un approccio piu’ epistemologico o quantomeno storico della scienza, ripercorrendo le scoperte fisiche e matematiche del passato da quando si inizio’ ad intuire una realta’ non ristretta alle tre dimensioni.
Prima della scienza e’ arrivata la fantasia se pensiamo che anche lo specchio dietro il quale Alice inizia le sue avventure, che altro puo’ essere se non un portale dimensionale.
E’ persino banale citare Einstein, a sua volta allievo di altri maestri, pensiamo a Minkowski e al suo tempo-spazio ma certo tra i tanti meriti vi fu l’aver portato l’idea di un mondo quadrimensionale a conoscenza di tutti, non solo di pochi eletti. Via via proseguendo per tutto il secolo scorso, di rivoluzione in rivoluzione, balzi nella conoscenza ancora piu’ ampi della relativita’, nelle ricerca di una teoria unificata capace di accorpare tutte le forze e tutte le dimensioni. La fisica quantistica e le sue indeterminazioni, l’atomo non solo divisibile ma formato da miriadi di particelle e poi la teoria delle stringhe, nata nella giustificazione di 26, dicasi 26 dimensioni, la teoria che segna come probabile un universo che ha senso in sole (!) 11 dimensioni, appena 7 oltre quelle che percepiamo.
Come un romanzo queste insondabili verita’, almeno per molti di noi, trovano voce in Krauss. Grande divulgatore ma non e’ un libro per tutti. Egli spiega a parole concetti che solo poche migliaia di persone al mondo comprendono appieno percio’ non esistono premesse e spesso ci si limita ad accettare dimostrazioni al di fuori di ogni portata. Libro relativamente recente, offre uno stato delle cose sufficientemente aggiornato per quanto ad esempio, l’esistenza del bosone di Higgs a quel tempo non fosse ancora stato dimostrata. Diverte leggere tra le righe una diffidenza di fondo sulla teoria delle stringhe come sola strada per giungere alla GUT, la grande teoria dell’unificazione, ma come molti scienziati,e molti profani me compreso, serve ammettere che le possibilita’ ci sono. Nel finale poi scatena completamente la sua diffidenza, senza chiudere pero’ nessuna porta e anzi auspicando che davvero un domani la teoria si riveli corretta. Dimenticate i pupazzi dei salotti televisivi nostrani, Krauss e’ uno scienziato serio e vero e questo e’ il libro giusto per la piu’ grande avventura che sia mai stata scritta