Ansel Adams / Francesco Carbonieri – Modena 26-11-2011

Ansel Adams, fotografo. Che altro serve per definire il percorso artistico di un uomo che ha fatto la storia stessa della fotografia e le cui immagini hanno trasceso il personaggio, divenendo patrimonio collettivo.
Ambientalista non per partito preso, il fotografare giunto come una folgorazione, perseguito come esigenza compulsiva infine divenuto missione ma cio’ che piu’ conta e’ che mai quanto con Adams la tecnica si sia fusa col soggetto, dove l’uno alimenta e sostiene l’altro.
Del resto Adams comprese sino in fondo il suo talento e la sua missione quando supero’ la differenza tra rappresentazione e visione, quando usci’ dai canoni della riproduzione per mostrare cio’ che la mente e non gli occhi stavano osservando.
Da quel momento in avanti la natura divenne malleabile di materiali incerti ma migliori tra i possibili, luce, rocce ed infinita materia organica capace di trasformarsi sotto i nostri occhi, matematica sublime, forse non irreggimentata ma non di meno precisa.
In tutto questo, composizione e luce divengono protagonisti assoluti ma cio’ avviene laddove solo un grande artista quale e’ Adams, sa comprenderli e trattarli sino in fondo.
La composizione scaturisce dall’istinto del fotografo quando sa coglierla e assemblarla mentre la luce e’ nella tecnica, nella sapiente esposizione che solo nelle sfumature crea spessore e tridimensionalita’ alla scena, definendo quindi i volumi coi grigi e spostando il punto focale praticamente all’infinito.
Sono queste le ragioni per le quali alberi e foreste mi hanno sorpreso al di sopra di tutto, smarrendomi nella perfezione frattale di un intero cosmo racchiuso in una sola fotografia.
Imperdibile come e’ imperdibile il catalogo, facile entrare ma impossibile uscire da una esperienza totalizzante come quella da offerta da Adams e dai suoi paesaggi.

Ansel Adams in mostra a Modena dal 16 Settembre al 29 Gennaio 2012
Sito ufficiale Ansel Adams

---

Inaspettata, interessante e sorprendente la mostra dedicata a Francesco Carbonieri, emiliano, nato nel 1886, alla sua morte avvenuta nel 1960, lo si scopri’ in possesso di un corposo archivio fotografico in parte proposto nella mostra a lui dedicata.
Poco piu’ che un dilettante, ha saputo pero’ portare sino a noi le immagini della Belle Epoque, epoca si lontana ma ancora celebrata in infinite rappresentazioni.
Ebbene se tutto sommato le fotografie sono tecnicamente modeste e non particolarmente ricercate avendo scopo primario di riprendere moglie e parenti nonche’ gli avventori di svariati ritrovi pubblici, la testimonianza che le stampe riescono a dare sono di inestimabile valore.
Non solo si e’ testimoni di anni poco veduti ma molto immaginati ma gli stessi strumenti e materiali adoperati, restituiscono particolari sbalorditivi.
Se tutto sommato le stereoscopie sono curiose e rare ma senza un particolare spessore se non in quanto prova documentale, le autochrome sono straordinarie testimonianze tecniche ed artistiche, pregne di un commovente e caldissimo colore provenire direttamente dall’inconscio di un ricordo ancestralmente giunto sino a noi.

Il legame con Adams e’ pura coincidenza ma entrambi giungono al risultato di non rappresentare la realta’ quanto un modo di vedere e vivere il mondo circostante e forse per questo il passaggio in mostra da l’uno all’altro e’ molto meno traumatico di quanto ci si aspetterebbe.
Un invito a dedicare non solo una breve occhiata ma una meritata curiosita’.

Francesco Carbonieri a Modena dal 19 novembre al 29 gennaio 2012