Cosmopolis – Don DeLillo (estratto)

(Recensione completa qui)
-  Tu vivi in una torre che si eleva fino al cielo e che Dio ha lasciato impunita.
Kinski lo trovava divertente.
– E hai comprato un aereo. L’avevo quasi dimenticato. Sovietico o ex sovietico. Un bombardiere strategico. In grado di distruggere una città di piccole dimensioni. Giusto?
-  È un vecchio Tu-160. La Nato lo chiama Blackjack A. Veniva utilizzato intorno al 1988. Trasporta bombe nucleari e missili cruise, – disse lui. – Ma non erano compresi nel contratto.
Lei batté le mani, estasiata.
-  Però non te lo lasciano pilotare. Sapresti pilotarlo ?
– Certo, e l’ho anche fatto. Non me lo lascerebbero pilotare se fosse armato.
– Chi non te lo lascerebbe pilotare ?
-  Il Dipartimento di Stato. Il Pentagono. La Sezione Alcolici, Tabacco e Armi da Fuoco.
– I russi ?
– Quali russi? L’ho comprato al mercato nero e a prezzo stracciato da un trafficante d’armi belga in Kazakistan. È li che l’ho pilotato, per mezz’ora, sopra il deserto. Dollari Usa, trentun milioni.
– Dov’è adesso ?
– Parcheggiato in un deposito in Arizona. In attesa di pezzi di ricambio che nessuno riesce a trovare. E là, in mezzo al vento. Ogni tanto ci vado.
– A fare cosa ?
– A guardarlo. E mio, – disse lui.

Leggi il resto dell’articolo