Carosello del varieta’ – Aldo Bonaldi, Aldo Quinti

Carosello del varieta'Come si fa a non sorridere con dei giovanotti molto annoiati per la serata che li aspetta a base di immagini di vecchi cantanti ed attori dei tempi dei loro genitori.
Cosa c’e’ di strano? Che i tempi non cambiano per una situazione che potrebbe essere di oggi mentre il film e’ del 1955 e sullo schermo passano vecchie glorie del varietà, nomi alcuni dei quali si serba ancora un saldo ricordo come Petrolini, Macario, Rascel e Toto’, altre le dive, in alcuni casi nella leggenda come la Baker, la Osiris o Anna Magnani che non fa ridere neppure qui.
Film compilation da cinema di provincia, prodotto per nostalgici "dalle tempie imbiancate" come fanno notare con grazia, a suo tempo un’occasione per i piu’ giovani di vedere o rivedere miti dell’infanzia a volte ricordati dai piu’ anziani come eroi epici, altri per farsi una risata senza tempo.
Non si pensi che per noi abitanti del nuovo millennio non possa essere interessante anzi, trascorsi oltre 100 anni dal primo video, un tizio che con la bici supera e non di misura il perdente Brumotti odierno, e’ un ripercorre non tanto la nostra storia quanto un mondo ormai dimenticato nelle fondamenta.
Musiche e danze appartenenti piu’ ad una dimensione leggendaria che ad un recente passato per quanto sia sorprendente accorgersi di quanto poco sia stato inventato nell’ultimo mezzo secolo di spettacoli e come certi numeri potrebbero essere il momento di punta nel mosciume di uno Zelig qualunque.
Poi si sa, nel flusso e riflusso della storia, certi spettacoli sono talmente vecchi che oggi appaiono nuovissimi, persino innovatori in non poche loro parti.
E’ un mondo che cambia il nostro ma molto meno velocemente di quanto ci piace credere.

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