Sinister – Scott Derrickson

SinisterEthan Hawke e’ uno scrittore con la carriera a picco. Memore di un suo grande successo basato sulla soluzione di un delitto, libro che gli diede successo ma capace di inimicargli le forze di polizia e la popolazione che ha vissuto il delitto da vicino. Una volta ottenuta la fama, e’ difficile perderla, ancora piu’ se i congiunti devono essere mantenuti e i soldi non bastano, percio’ all’insaputa di tutti, si trasferisce in una casa dove pochi anni prima i precedenti abitanti furono impiccati con un rituale macabro e terribile. Le ricerche prendono una svolta inaspettata quando il protagonista trova in soffitta dei filmini in super8 che riguardano non solo quel delitto ma anche altri col denominatore comune di intere famiglie massacrate e uno dei figli che sparisce misteriosamente. Tra le immagini compare anche un figuro spettrale, l’assassino che non cela la sua presenza ma la riserva ad occhi attenti e sempre piu’ terrorizzati. Il finale non sara’ lieto.
Leggo molto entusiasmo attorno a questo film e non me lo spiego.
Ammetto due colpe che hanno certamente depotenziato il racconto: averlo visto in televisione e con la luce del giorno.
Una sala buia e un grande schermo certo avrebbero ottenuto un effetto maggiore ma resta il fatto che la storia non mi ha convinto, non mi ha convinto affatto. Innanzitutto la psicologia dei personaggi e’ totalmente sballata e di conseguenza le reazioni a cio’ che gli accade. Iniziando dalla moglie che passa meta’ film ad appoggiare il lavoro del marito e l’altra meta’ a recriminarlo, poi la ragazzina con gli occhi da pazza sin dalla prima colazione, lui il protagonista che sa in cosa si infila, eppure minimizza, ignora e infine pare svegliarsi magicamente.
Potrei proseguire col vicesceriffo mezzo deficiente consapevole di esserlo, lo sceriffo da vecchio west, l’esperto dell’occulto che tira fuori gli ennesimi demoni sumeri e via di questo passo. Cio’ che pero’ realmente non funziona e’ il cattivo, o meglio il cattivo che non e’ cattivo perche’ in fin dei conti non ammazza nessuno, lo si vede per pochi istanti e pare piu’ un maestro in gita con bambini scemi che un mostro dall’oltretomba. E’ che esteticamente e’ pure efficace ma se l’intento era creare un nuovo Freddy Krueger o meglio una Samara al maschile, "The Ring" e’ il vero riferimento di tutta l’operazione, il piano e’ fallito. Anche come racconto, dopo la terza passeggiata notturna al buio, torcia in mano e mostri che dovrebbero spuntare da un momento all’altro, lo sbadiglio vince sul terrore. Poi non so, dipendera’ da come ognuno ama farsi spaventare ma "Sinister" non mi regalato una palpitazione che una. Fate voi.

Scheda IMDB

2 Responses to Sinister – Scott Derrickson

  1. Non concordo devo dire. Sinister è il più spaventoso tra gli horror della scorsa stagione e devo dire che lo ho trovato molto originale. Non rubo altro spazio, se vuoi saperne di più in merito alla mia opinione visita il mio blog e scrivimi. Ciao…e sempre de gustibus

    • Ho letto recensioni entusiastiche che tu confermi e come ho detto, sara’ l’averlo visto in tv col background sbagliato o forse non ha pizzicato le mie giuste corde ma mi e’ passato sopra come un venticello fresco.
      Ad esempio tu parli del sonoro, aspetto fondamentale nel mio caso non sfruttato.
      Riconoscerai che il personaggio dalle grandi potenzialita’, e’ stato sfruttato malissimo, limitandolo a fugaci apparizioni da maestrino del male.
      Buona la strage delle famiglie ma nel confronto diretto con “The ring”, suo primo riferimento, perde abbondantemente su tutti i fronti.
      Per il resto… beh, il disaccordo ci sta, anzi ben venga la pluralita’! 🙂

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