Earth to Echo – David Green

Earth To EchoI post-nativi digitali possono riservare sorprese. E’ possibile che essendo nati a tecnologie consolidate, sappiano gestirle attivamente al contrario dei loro predecessori o cosi’ almeno sembra seguendo le avventure di tre ragazzini in eta’ prepuberale, quel periodo  in cui non si e’ piu’ bambini ma nemmeno adolescenti, laddove la donna e’ una roba strana che desta molta curiosita’ ma ancora non si sa bene che farsene e l’autoconsapevolezza spinge forte.
Ebbene i tre amici sono in procinto di trasferirsi perche’ il loro quartiere sara’ distrutto per far passare una superstrada. Il commiato e’ triste ma anche strano dal momento in cui tutti i cellulari smettono di funzionare contemporaneamente. 
Uno dei tre intuisce sia una specie di segnale e seguendolo, la loro ultima notte assieme, sara’… dell’altro mondo.
Film per giovani spettatori ma indubbiamente gradevole. C’e’ la parabola del crescere nel viaggio che ricorda "Stand by me" mescolata alla stupefacente avventura di "E.T." e tutto l’intorno di apologia dell’amicizia, della diversita’, dell’amore cosmico. Il mix e’ a tratti retorico ma non scade mai nell’indecente, per quanto l’alienino con le fattezze da gufetto si poteva e si doveva evitare. Sorprendenti i giovani protagonisti perche’ nel girato digitale come fossero cellulari o altre cam, non per un momento paiono recitare e la spontaneita’ e’ totale. Evidentemente il casting e’ stato perfetto e probabilmente la regia saggia, misurata e convincente. Certo, David Green e’ uno di quel target li’, poca esperienza, molta televisione per ragazzi percio’ il film gli e’ cucito addosso. Certo la trama non e’ che sia tutta questa meraviglia, talvolta inconsistente, altre incoerente, giocata come un videogame a livelli anch’essa segue il trend e il target del prodotto.
Roba per adolescenti che si fa voler bene, dura poco, impegna ancora meno, si puo’ fare.

Scheda IMDB