La seconda notte di nozze – Pupi Avati

La seconda notte di nozzeFilm premiato ed apprezzato, interpreti vecchi e nuovi del clan Avati, viaggio sull’onda dei ricordi, una storia d’amore difficile e dolcissima come sempre narrata da Avati con grande passione.
E’ appena terminata la guerra e l’Italia stenta a rialzarsi. Antonio Albanese vive in Puglia con le due vecchie zie, un passato in manicomio e un presente come sminatore. Katia Ricciarelli, vedova del fratello di Albanese assieme al figlio Neri Marcore’ sopravvive in una Bologna distrutta. La madre si concede per vivere e il figlio e’ un delinquentello ambizioso ma un giorno riprenderanno i contatti con la famiglia di Albanese che non ha mai dimenticato lo scandalo di una ragazza che si fece mettere incinta tanti anni prima.
Le due famiglie si ritroveranno tra le enormi resistenze delle zie e l’amore mai sopito di Albanese per la cognata.
Come consueto per Avati, un film d’interpretazione corale e che interpretazione.
Albanese e’ innegabilmente straordinario, un ruolo che pare cucito addosso alla sua sottesa malinconia, bonta’ che commuove negli occhi sempre un po’ tristi di chi nell’essere un po’ folle, ben intende l’essenza del vivere.
Marcore’ e’ totalmente a suo agio tra il ladro e l’arrivista, il furbo applicato all’avidita’ che pero’ troppo furbo non e’ lasciando emergere un patetico, viscido figuro che si muove tra il disprezzo e il compatimento.
La sorpresa certamente e’ stata Katia Ricciarelli che per quanto agevolata dall’esperienza accumulata sui palchi lirici di tutto il mondo, si rivela attrice intensa e delicata che ben manifesta un animo gentile e sufficientemente onesto non del tutto minato dalle intemperie della vita.
Non e’ possibile trascurare le due zie meravigliose, Angela Luce e Marisa Merlini nella sua ultima grande interpretazione, che tracciano un solco profondissimo tra una vecchia scuola d’arte dove vivere e’ recitare e viceversa, con la decadenza senza ritorno degli ultimi decenni bui.
Due ragazze attorno e oltre gli 80 anni con forza e vitalita’ invidiabile, padrone assolute della cinepresa e del ritmo.
La regia’ di Avati e’ superba e come sempre e’ impossibile attribuire un predominio tra le immagini e il testo, entrambe prerogative del nostro grande maestro di cinema.
Da non perdere per nessuna ragione al mondo.

Sito ufficiale del film
Scheda IMDB